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( Parte 1 ) 2014-2018 – “Accadde a Lucca”… e la storia si ripete.

Lucca Ti Voglio Bene: ” Affari d’oro a Lucca .Traffico di stupefacenti nelle mani dei fancazzisti d’oltre mare. Droga nascosta nei materassi della Croce Rossa , è bastato un blitz delle forze dell’ordine per riscoprire  i volti dei  soliti noti, magrebini , nord africani , nigeriani.

Accade “OGGI” a Lucca: Marco Santi Guerrieri – “è singolare quando tempi addietro, prima da segretario cittadino di Fratelli d’Italia e successivamente da presidente dell’Associazione Lucca Ti Voglio Bene , lamentavo la totale CECITA’ del PD lucchese.. ma anche del Centro Destra cittadino che ben poco aveva da dire in fatto di #SICUREZZA …Anzi, c’era anche chi mi dava addosso accusandomi di razzismo. L’accoglienza diffusa, tout court, così come voluta dal Partito Democratico nei fatti si è concretizzata in una soluzione a dir poco DEMENZIALE. Oggi la città si trova nella condizione di convivere con un ammucchiata di sbandati dicotomici fra di loro in tutto e per tutto ma assolutamente simbiotici per quanto riguarda il delinquere a 360 gradi. Oggi con i CAS la storia si ripete.. migliaia di immigrati ancora da identificare, vengono stipati ovunque. E’ doveroso non fare di tutta un’erba un fascio, alcuni fuggono dalle guerre , altri dalle patrie carceri, altri ancora spiaggiano qui da noi in cerca di un futuro migliore che mai troveranno … #SantiGuerrieri

Santi Guerrieri si scontra con il presidente della Cri Rosario Fasano

Così Marco Santi Guerrieri presidente dell’associazione cittadina “ Lucca Ti Voglio Bene ”  timbra i  fancazzisti d’oltremare per eccellenza  che grazie all’ uso improprio  di una struttura , quella della tendopoli della Croce Rossa a Lucca , li fanno i loro propri comodi. “Perennemente con i cancelli aperti e vari varchi perimetrali il campo , la tendopoli ben si presta per la felicità dei richiedenti asilo all’ andirivieni di amici, ospiti, clienti e pusher tanto per non farsi mancare niente. Nulla accade per caso, basti ricordare quanto fu eclatante la protesta dei volontari della CRI del maggio 2015 che scatenarono un vero e proprio putiferio relativamente gravi inefficienze sulla sicurezza dei medesimi all’interno del campo , al punto che fu formulata richiesta proprio alla Prefettura di posizionare all’interno della struttura ricettiva una postazione di polizia o carabinieri.

Una delle mie prime battaglie da Segretario Cittadino di Fratelli d’italia in materia di immigrazione, anno 2015
La mia guerra per la chiusura dell’ HUB della Croce Rossa a Lucca continua, imperterrita e pressante.

Ho combattuto per la chiusura dell’ HUB della Croce Rossa sin dal 2015, prosegue  Santi Guerrieri, anno in cui  la CRI Lucchese viene iscritta nel registro regionale  dell’associazionismo di promozione sociale , sezione B “Socio Sanitario”  , grazie al quale, dopo aver annunciato la sospensione dell’assistenza a circa quattrocento famiglie lucchesi ,  in un paio d’anni  diventa il maggior centro di accoglienza regionale  sfiorando le 300 presenze a Luglio 2017 e con milioni di euro di ricavi. Un esercito di migranti economici oggi ben organizzati in bande e dediti alla malavita che oggi invadono le nostre vie cittadine, anzi ne importiamo pure come appare dalle indagini della PS dalle provincie confinanti. A Lucca si smercia droga praticamente ovunque dal piazzale prospiciente la stazione ferroviaria  come nell’ ex scalo merci o  nei sottopassi degli spalti murari, ma anche nei parcheggi sulla circonvallazione ed in pieno centro cittadino . Silenzio di tomba da parte degli amministratori cittadini  ovviamente, ma l’assessore al sociale Lucia Del Chiaro  quando nell’Ottobre 2017 fantasticava sulla stampa circa l’insussistenza di problemi di ordine pubblico all’interno del campo della Croce Rossa , oggi non ha niente da dire?

Migranti invisibili, quelli da me suggeriti a Mario Giordano durante la stesura del libro ” Profugopoli”
Risse e prostituzione, di tutto e di piu’ nel campo della cri ( leggi nei link di approfondimento )
Febbraio 2015 comizio in Piazza S.Frediano a Lucca, contro il business dell’immigrazione