Meloni a Il Corriere della Sera: «Valiamo l’8 per cento. Altro che sbarramento. L’euro? Serve un’uscita concordata, la moneta unica ha fallito»
La leader di Fratelli d’Italia: solo noi faremo l’interesse nazionale a Bruxelles.
L’intervista a Il Corriere della Sera di Monica Guerzoni.
«Lo sbarramento? Non ci fa paura, potenzialmente abbiamo l’8%». Non starà esagerando, onorevole Giorgia Meloni? «No, non siamo sovrastimati. Alle politiche ci davano all’1% mentre avevamo il 2 e poiché gli ultimi sondaggi ci davano sopra al 4…».
Una buona ragione per votarvi? «Il voto a Fratelli d’Italia è di destra e tutto italiano, a differenza degli altri. Chi sceglie Forza Italia e Ncd fa gli interessi della Germania, perché entrambi stanno in un Ppe governato dalla Merkel».
Ma il Pd sta nel Pse…«Il Pse ha candidato Schulz, alleato della Merkel. La sinistra ha fatto una lista in omaggio a un comunista greco che si chiama Tsipras e Scelta europea ha messo sul simbolo il nome impronunciabile di un liberale belga, che comincia per “V”».
Guy Verhofstadt. «In questo panorama desolante, con la Lega che vuole scindere la Padania e Grillo che fischierebbe volentieri l’inno, noi diciamo votate Fratelli d’Italia, un partito che non prende ordini da nessuno e lavora per difendere i vostri interessi».
Non è avventato proporre di sciogliere l’area euro? «Noi proponiamo lo scioglimento concordato e controllato. L’euro è una moneta destinata a crollare».
Se Renzi la sente, la mette a capo dei “gufi d’Italia”…«Renzi dovrebbe confrontarsi con i dati, che provano come l’euro abbia prodotto un fallimento. Tutte le Nazioni, tranne le Germania, sono cresciute meno di quelle che stanno fuori. Noi non abbiamo adottato la moneta unica, ma il marco tedesco. Stiamo tirando la carretta per qualcun altro».
Ma lei si immagina cosa accadrebbe se l’Italia uscisse dall’euro? «Uscire presenta alcune incognite, restare offre la certezza che andrà sempre peggio. Noi vogliamo smascherare le forze politiche, compreso il M5S. Cosa vuole fare Grillo in Europa? La sua rivoluzionaria proposta non è euro si o euro no, ma euro forse».
Non la spara grossa quando dice che con i duecento parlamentari di Grillo farebbe la rivoluzione? «Avere in mano un terzo della Camera e un quarto del Senato è un potere enorme, con cui Grillo non è stato in grado di portare a casa una risposta per migliorare la vita agli italiani. Io invece le cose le cambierei davvero».
Fin qui cosa avete fatto? «Con nove deputati abbiamo fatto approvare l’impignorabilità della prima casa, la moratoria sulle sale giochi e siamo arrivati ad un passo dall’abolire le pensioni d’oro».
Che ci si fa con 80 euro? «Ci si pagano le tasse messe dalla sinistra».
Grillo su Hitler? «Gli ha fatto contatto il microchip».
Si è pentita di aver messo sui manifesti la celebre foto taroccata? «Era una banale bella foto. Non accettano che una donna possa essere coraggiosa, di destra e non avere i baffi».
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