Caso Marò: IED presenterà un’interrogazione Parlamentare

DiMarco Santi Guerrieri

Mar 18, 2013

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di Giorgia Meloni 18 marzo 2013

La situazione assurda e imbarazzante in cui si è cacciata l’Italia nella vicenda dei due marò è frutto dell’operato di questo governo di dilettanti tecnici allo sbaraglio. Una circostanza dalla quale, ben che vada, l’Italia uscirà con un forte peggioramento dei rapporti commerciali con l’India.

Un caso gestito malissimo sin dall’inizio, con il Governo italiano che in risposta alla violazione del diritto internazionale da parte dell’India, invece di ritirare l’ambasciatore e denunciare l’arresto dei marò come atto di aggressione nelle sedi Nato e Ue (come ho chiesto personalmente fin dall’inizio) ha preferito intavolare una trattativa molle e inconsistente. Poi, dopo più di un anno, l’improvviso colpo di testa dell’Esecutivo, che però contravviene alla parola d’onore pronunciata dall’Italia per bocca del suo ambasciatore.

Fatta salva la buona volontà dei ministri degli Esteri e della Difesa di perseguire a livello tecnico giuridico una soluzione, questa storia si è rivelata una pagliacciata, a causa della quale la nostra passa da essere la Patria di Marco Attilio Regolo, l’ambasciatore romano che preferì farsi uccidere dai cartaginesi piuttosto che non rispettare la promessa di far ritorno in Africa, a quella degna di una commedia di Totò e Peppino.

Fratelli d’Italia produrrà già oggi un’interrogazione parlamentare per capire nel dettaglio come sia stato possibile cacciarsi in una situazione del genere, cosa il governo italiano intenda fare per denunciare quest’ennesima violazione degli accordi internazionale perpetrata; contestualmente, chiediamo al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che di questo Governo si è sempre proposto come garante, di prendere posizione ufficiale; infine, Fratelli d’Italia invita il presidente del Consiglio, Mario Monti a un atto di dignità: si rechi immediatamente in India per tentare di risolvere personalmente la situazione finché non ci saranno sviluppi decisivi.

Di Marco Santi Guerrieri

Il 16 di Dicembre 2012 aderisco alla adunata di Giorgia Meloni per la costituzione di un nuovo soggetto politico. A decorrere dal Gennaio 2013 muovo i primi passi in politica con Fratelli d’Italia, praticamente ad un mese dalla sua nascita. Giorgia Meloni, mi conferì delega quale responsabile elettorale di Fratelli d’Italia a Lucca per le elezioni politiche del febbraio di quell’anno, ciò pur non avendo mai avuta esperienza alcuna da dirigente in un gruppo politico. Per ringraziare la Giorgia Meloni della fiducia riposta nella mia persona, realizzai una sede elettorale di trecento metri quadri a cinque vetrine a due passi da piazza San Michele. Il 10 Gennaio 2017 a seguito di forzature per l'ingresso nel partito di soggetti indegni di esserne tesserati e del diniego ad indire gli auspicati congressi provinciali di FDI forte di ben 242 tesserati nel comune di Lucca mi dimetto da Segretario provinciale di FDI, da dirigente nell'assemblea Nazionale e dall’incarico di Responsabile Nazionale Dipartimento Immigrazione e Sicurezza. Nel Giugno 2018 invitato da Francesco Storace e Gianni Alemanno ricevo incarico da dirigente provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità. (non un partito ma un movimento politico atto a ricompattare la Destra e gli ex di AN) Nel 2019 la segretaria cittadina di Lega, Marcella Maniglia, mi chiede la disponibilità a candidarmi per le amministrative di Capannori dove ottengo 116 preferenze giungendo primo dei non eletti per soli 5 voti. Nel 2020 – 2021 proseguo l’attività politica circoscritta alla Libera Associazione Cittadina di Lucca Ti Voglio Bene e della quale ne sono presidente. MARCO ENRICO SANTI GUERRIERI: " VI RICORDO l'appuntamento per le elezioni amministrative DI LUCCA 2022 dove sarò candidato al consiglio comunale nella LISTA di LUCCA 2032 per MARIO PARDINI SINDACO. Con un pizzico di orgoglio ti chiedo " VOTA LA COSTANZA e la COERENZA e non chi promuove PROMESSE. Puntare su un candidato forte garantisce la certezza che il tuo voto non sia disperso. Per Lucca, mai un passo indietro in fatto di Sicurezza, Immigrazione, Rom, tutela delle piccole imprese e consapevolezza delle problematiche dei quartieri cittadini. Nella pratica ci ha MESSO LA FACCIA con i FATTI e MAI CON LE CHIACCHIERE.