Sulla legge elettorale la condizione di Fratelli d’Italia è una: abolizione delle liste bloccate

DiMarco Santi Guerrieri

Gen 20, 2014

«Fratelli d’Italia è disponibile a votare qualunque sistema elettorale di buon senso ad un’unica condizione: l’abolizione delle liste bloccate. La legge Calderoli è un “porcellum” perché impedisce agli italiani di scegliersi il parlamentare. Non ci interessano soglie di sbarramento o altro, possono fare quello che vogliono, ma per fare una legge decente chiediamo ci sia un voto di preferenza, che fa contare il popolo e non fa decidere tutto alle segreterie di partito. Mi chiedo come si possa anche solo avere la faccia di ripresentarsi con un’ipotesi di liste bloccate e spacciarla come innovativa. Costruire un sistema nel quale ci sono due partiti che decidono tutto e, all’interno di questi partiti, due o tre persone persone che decidono tutto è sinistramente lontano dal mio concetto di democrazia. Primarie la soluzione? Nel caso dovrebbero essere primarie normate per legge, perché in quelle ‘fai da te’ sono sempre i partiti di decidere. Tuttavia qualcuno dovrebbe rispondere alla mia domanda: perché primarie si e preferenze no se il meccanismo è lo stesso?».

È quanto ha detto ai microfoni di Gr Parlamento nel corso della trasmissione “60 minuti” il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

«Non ci sarebbe nessuna modifica o innovazione del sistema elettorale se oggi anche chi interpreta “il nuovo”, come Matteo Renzi, riproponesse come sembra, le liste bloccate. La logica del segretario Pd e di Denis Verdini è semplice ed è la stessa di Berlusconi nel 2005 e della Regione Toscana ha inventato questo sistema elettorale: se i parlamentari li nomino io rispondono a me e dunque fanno quello che io gli dico di fare; se i parlamentari si fanno eleggere sono legati al loro elettorato e quindi non faranno necessariamente i miei interessi perché ne risponderanno al territorio», ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

20 gennaio 2014

Di Marco Santi Guerrieri

Il 16 di Dicembre 2012 aderisco alla adunata di Giorgia Meloni per la costituzione di un nuovo soggetto politico. A decorrere dal Gennaio 2013 muovo i primi passi in politica con Fratelli d’Italia, praticamente ad un mese dalla sua nascita. Giorgia Meloni, mi conferì delega quale responsabile elettorale di Fratelli d’Italia a Lucca per le elezioni politiche del febbraio di quell’anno, ciò pur non avendo mai avuta esperienza alcuna da dirigente in un gruppo politico. Per ringraziare la Giorgia Meloni della fiducia riposta nella mia persona, realizzai una sede elettorale di trecento metri quadri a cinque vetrine a due passi da piazza San Michele. Il 10 Gennaio 2017 a seguito di forzature per l'ingresso nel partito di soggetti indegni di esserne tesserati e del diniego ad indire gli auspicati congressi provinciali di FDI forte di ben 242 tesserati nel comune di Lucca mi dimetto da Segretario provinciale di FDI, da dirigente nell'assemblea Nazionale e dall’incarico di Responsabile Nazionale Dipartimento Immigrazione e Sicurezza. Nel Giugno 2018 invitato da Francesco Storace e Gianni Alemanno ricevo incarico da dirigente provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità. (non un partito ma un movimento politico atto a ricompattare la Destra e gli ex di AN) Nel 2019 la segretaria cittadina di Lega, Marcella Maniglia, mi chiede la disponibilità a candidarmi per le amministrative di Capannori dove ottengo 116 preferenze giungendo primo dei non eletti per soli 5 voti. Nel 2020 – 2021 proseguo l’attività politica circoscritta alla Libera Associazione Cittadina di Lucca Ti Voglio Bene e della quale ne sono presidente. MARCO ENRICO SANTI GUERRIERI: " VI RICORDO l'appuntamento per le elezioni amministrative DI LUCCA 2022 dove sarò candidato al consiglio comunale nella LISTA di LUCCA 2032 per MARIO PARDINI SINDACO. Con un pizzico di orgoglio ti chiedo " VOTA LA COSTANZA e la COERENZA e non chi promuove PROMESSE. Puntare su un candidato forte garantisce la certezza che il tuo voto non sia disperso. Per Lucca, mai un passo indietro in fatto di Sicurezza, Immigrazione, Rom, tutela delle piccole imprese e consapevolezza delle problematiche dei quartieri cittadini. Nella pratica ci ha MESSO LA FACCIA con i FATTI e MAI CON LE CHIACCHIERE.

Lascia un commento