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di Giorgia Meloni 22 febbraio 2013

Mi è capitato nei giorni scorsi di imbattermi in alcuni commenti online di sostenitori di Beppe Grillo su un articolo comparso non so dove che attaccava Fratelli d’Italia. Saremmo colpevoli di aver candidato nelle nostre liste regionali una persona denunciata per una lite condominiale, provocata da una canna fumaria malfunzionante.

Confesso che quei commenti mi hanno impressionato per il livore feroce, per la furia ideologica che lasciavano trasparire e mi hanno sollecitato le poche righe che seguono. Quando si solleticano gli istinti peggiori dei cittadini, talvolta anche in buona fede e in giusto risentimento per le schifezze commesse da molti politici, bisogna avere almeno due accortezze. La prima è non nascondere nulla del proprio personale, la seconda è essere sufficientemente puri da non correre il rischio di essere epurati. Pratica in voga da sempre nella sinistra italiana. Faccio qualche esempio. Quanti sostenitori di Grillo sanno che il loro “santone” ha usufruito per ben due volte del condono tombale, prima di scagliarsi (in parte giustamente) contro la recente proposta di Berlusconi? O quanti sanno che si è sempre rifiutato di incontrare una bambina divenuta poi donna, unica sopravvissuta alla strage della propria famiglia causata, senza dolo, ma per la quale Grillo è stato condannato ad un anno e alcuni mesi di carcere per eccesso di velocità? A chiunque di noi può capitare qualcosa di simile, purtroppo, la differenza la fa solo il modo con cui si reagisce. Ma per il demagogo duro e puro queste sono frivolezze, le cose serie sono altre.

La difesa dell’ambiente per esempio. Peccato si sia svegliato tardi. C’è chi si batte da una vita per questo, e senza specularci sopra. Mi vengono in mente le battaglie di tanti amici e di un certo Paolo Colli sull’acqua, sull’inquinamento, il ciclo dei rifiuti, quando Grillo stava in tv a fare Te lo do io il Brasile.

Non prendiamo lezioni su questo e nemmeno sull’accesso alla responsabilità politica delle donne. Per la nostra storia, per la mia, ma pure per quelle donne che si sono impegnate nel Movimento 5 stelle e non meritavano di essere cacciate con sberleffi sul loro “punto g”, o perché hanno avuto la sfrontatezza di voler essere contemporaneamente madri e assessori nella propria città.

La mia sensazione è che Grillo non sia la risposta ai gravi problemi della Seconda Repubblica, ma piuttosto ne sia l’esaltazione. Penso ai partiti “monoleader” e alla loro incapacità di formarsi intorno a un patrimonio d’idee e proposte, a un progetto di tutti e per tutti. A guardarlo bene il movimento di Grillo somiglia a una monarchia assoluta, un regime totalitario, con tanto di espulsioni via web per chiunque manifesti un dissenso.

Immagino sia per questo che “il santone” si sottrae a qualunque confronto pubblico, giornalistico. Rispondere alle domande, metterci la faccia anche per rispondere degli errori commessi da militanti sul territorio (io e Guido ne sappiamo qualcosa…), spiegare con pazienza un programma di cose da realizzare. Questo definisce una forza politica.

Quando incontro qualcuno che si è lasciato convincere, penso sempre alla frase di sant’Agostino: “La speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per le cose come sono, il coraggio per poterle cambiare”. Ho l’impressione che votando Grillo si manifesti un sacrosanto sdegno, ma ci si rifiuti nello stesso tempo di sporcarsi la vita nel tentativo di cambiare la realtà quotidiana. Solo dal basso, dal lavoro, dal territorio, dalle cose concrete si cambia l’Italia. Sono le ragioni per cui ho fondato Fratelli d’Italia. Un movimento di tanti, non di uno, che non ha il conto in banca o la Ferrari F40 di Beppe Grillo, ma cammina sulle gambe di uomini e donne per bene. Persone normali, per questo eccezionali.

Di Marco Santi Guerrieri

Dicembre 2012 aderisco alle primarie di Giorgia Meloni per la costituzione di un nuovo soggetto politico, Fratelli d’Italia. Gennaio 2013 ricevo nomina di responsabile elettorale di Fratelli d’Italia a Lucca per le elezioni politiche. Per l’occasione la realizzazione della sede elettorale a Lucca in un immobile prossimo a Piazza S.Michele di oltre 300 metri quadri. Aprile 2013 membro del consiglio direttivo provinciale di Fratelli d’Italia Maggio 2013 ricevo nomina a Presidente provinciale vicario di FDI Febbraio 2014 ricevo nomina a Segretario Cittadino di Fratelli d’Italia Marzo 2014 nomina a commissario elettorale di FDI per le amministrative di Capannori Maggio 2015 sono candidato al consiglio regionale nelle liste di Fratelli d’Italia, dove ottengo 1.152 preferenze Ottobre 2015 eletto nell’assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia Gennaio 2016 nomina a Responsabile Nazionale Dipartimento Immigrazione e Sicurezza. Gennaio 2017 a seguito del diniego ad indire gli auspicati congressi provinciali di FDI forte di ben 282 tesserati residenti nel comune di Lucca mi dimetto da Segretario provinciale di FDI, da dirigente nell'assemblea Nazionale e dall’incarico di Responsabile Nazionale Dipartimento Immigrazione e Sicurezza. Giugno 2018 Francesco Storace e Gianni Alemanno mi conferiscono nomina a Presidente provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità. (non un partito ma un movimento politico atto a ricompattare la Destra e gli ex di AN) Aprile 2019 candidato da indipendente nelle liste della lega per le amministrative di Capannori dove ottengo 116 preferenze. Nel 2020 – 2022 proseguo l’attività politica circoscritta alla Libera Associazione Cittadina di Lucca Ti Voglio Bene e della quale ne sono presidente. Luglio 2022 eletto consigliere comunale nella lista civica “ Lucca 2032” per Mario Pardini Sindaco. Settembre 2022 nomina a Presidente Commissione Consiliare Lavori Pubblici e Ambiente – comune di Lucca.