Meloni: con Marine Le Pen abbiamo in comune la difesa della sovranità monetaria

DiMarco Santi Guerrieri

Apr 4, 2014

Meloni: con Marine Le Pen abbiamo in comune la difesa della sovranità monetaria
Strette di mano, sorrisi, scambi di idee sul destino dell’eurozona. L’incontro di ieri a Bruxelles tra Giorgia Meloni e Marine Le Pen è la prima tappa di «un possibile cammino comune» ma non un preludio al matrimonio. Il leader di Fratelli d’Italia, vento in poppa con i sondaggi che fotografano una crescita costante, guarda oltre. «Il lungo colloquio con il numero uno del Front national è solo l’avvio di una serie di incontri e iniziative comuni con tutte le formazioni eurocritiche a cominciare dai Conservatori e dai Riformisti che si oppongono all’euroburocrazia e si sottraggono al monopolio del tandem Ppe-Pse, entrambi Merkel dipendenti. Ho avviato dei contatti che mi sembrano interessanti, pur mantenendo ciascuno le proprie diversità». Insomma se il Front national non è più quello di Jean Marie Le Pen alcune posizioni oltranziste che ancora permangono non appartengono al dna di Fratelli d’Italia.

Che cosa accomuna il suo movimento al Front national?
La stessa  visione a difesa della sovranità monetaria contro la gabbia dell’euro, un marco travestito, la volontà comune di sostituire al bipolarismo destra- sinistra quello, come lo ha definito la Le Pen tra “alto” e “basso”, cioè interpretare e rappresentare i disagi del popolo piuttosto che gli interessi della grande finanza. La convinzione che questa Europa egoista, tecnocratica, burocratica non possa essere il futuro e la voglia di costruirne una diversa, fatta di nazioni libere e sovrane.
La critica alla moneta unica è una priorità?
Cambiare i contorni di questa unione europea e ridisegnare quelli della presenza italiana, partendo dalla rivendicazione della sovranità monetaria per superare la sudditanza con la Germania: è la stella polare di Fratelli d’Italia- alleanza nazionale in sintonia con la sensibilità dei nostri militanti e simpatizzanti. Non a caso alle primarie delle idee che abbiamo celebrato in tutta Italia il no all’euro è stato un plebiscito. Noi non abbiamo una moneta unica, l’euro non è la sintesi delle economie che compongono l’Europa, abbiamo adottato il marco tedesco cambiandogli nome con il risultato di rafforzare le economie più forti e indebolire quelle più deboli. Opinione suffragata da studi approfonditi di noti economisti “contro corrente”. Nel programma con cui ci presentiamo alle europee c’è anche la difesa del made in, il sostegno alla natalità e alla famiglia, il no all’immunità per chi delinque, italiano o immigrato clandestino che sia, il no alla droga libera.Si riferisce al via libera della Camera allo svuota-carceri?L’abolizione del reato di clandestinità e la depenalizzazione della coltivazione di marijuana approvate ieri con la complicità di Forza Italia (che dovrebbe essere il primo partito di centrodestra) sono una vergogna, siamo alla capitolazione dello Stato davanti ai principi della legalità. Su questo terreno FdI-An non farà sconti dimostrandosi l’unica formazione realmente di centrodestra nel panorama politico. È l’unica che sembra voler difendere gli interessi dell’Italia. È bene che gli elettori lo sappiano: alle prossime elezioni europee votare per il Nuovo Centrodestra o per Forza Italia equivale a sostenere lo status quo, dare ossigeno al governo di Renzi che va dalla Merkel in cerca di pacche sulle spalle, insomma scegliere la sudditanza a Berlino. Ricordiamo che nel Ppe comanda la Merkel, votare Fi o Ncd vuol dire dare ancora più potere alla Germania. Se invece si vota Pd si sceglie automaticamente il Pse e il tedesco Martin Schulz. Un voto a FdI-An invece è un voto dato a chi vuol fare gli interessi del popolo italiano e non dei tedeschi. Dunque è l’unico, vero, voto utile all’Italia.Oggi Alfano si è candidato a fare il motore dell’alleanza dei moderati e dei riformisti alternativi alla sinistra…

Ho letto che Il ministro dell’Interno del governo Renzi ha una strana idea del bipolarismo e delle identità. «Finché Renzi promuoverà politiche economiche di centrodestra, finché si adopererà per un riassetto istituzionale che coincide con la nostra visione delle riforme, allora condivideremo l’obiettivo», ha detto. Lo sfido a dimostrare quali sarebbero le politiche di centrodestra. È stato complice dei provvedimenti che svendono la Banca d’Italia, che azzerano il fondo per i rimpatri e le  vittime della mafia per destinare i soldi all’accoglienza degli immigrati, che fingono di rinnovare il Palazzo con fasulli restyling del Senato senza tra l’altro mai parlare di presidenzialismo, che negano la sovranità popolare. Lo stesso, ricordiamolo, che si è fatto paladino di una legge truffa come l’Italicum peggiore del porcellum e che non dice una parola sulle pensioni d’oro. La verità è che la coalizione è tutta da definire. Alfano, governa con la sinistra, dentro Forza Italia tengono posizioni incomprensibili. Noi siamo rimasti gli unici a dire e a fare cose di centrodestra.

Link originale  sul secolo d’italia (Qui)

Di Marco Santi Guerrieri

Il 16 di Dicembre 2012 aderisco alla adunata di Giorgia Meloni per la costituzione di un nuovo soggetto politico. A decorrere dal Gennaio 2013 muovo i primi passi in politica con Fratelli d’Italia, praticamente ad un mese dalla sua nascita. Giorgia Meloni, mi conferì delega quale responsabile elettorale di Fratelli d’Italia a Lucca per le elezioni politiche del febbraio di quell’anno, ciò pur non avendo mai avuta esperienza alcuna da dirigente in un gruppo politico. Per ringraziare la Giorgia Meloni della fiducia riposta nella mia persona, realizzai una sede elettorale di trecento metri quadri a cinque vetrine a due passi da piazza San Michele. Il 10 Gennaio 2017 a seguito di forzature per l'ingresso nel partito di soggetti indegni di esserne tesserati e del diniego ad indire gli auspicati congressi provinciali di FDI forte di ben 242 tesserati nel comune di Lucca mi dimetto da Segretario provinciale di FDI, da dirigente nell'assemblea Nazionale e dall’incarico di Responsabile Nazionale Dipartimento Immigrazione e Sicurezza. Nel Giugno 2018 invitato da Francesco Storace e Gianni Alemanno ricevo incarico da dirigente provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità. (non un partito ma un movimento politico atto a ricompattare la Destra e gli ex di AN) Nel 2019 la segretaria cittadina di Lega, Marcella Maniglia, mi chiede la disponibilità a candidarmi per le amministrative di Capannori dove ottengo 116 preferenze giungendo primo dei non eletti per soli 5 voti. Nel 2020 – 2021 proseguo l’attività politica circoscritta alla Libera Associazione Cittadina di Lucca Ti Voglio Bene e della quale ne sono presidente. MARCO ENRICO SANTI GUERRIERI: " VI RICORDO l'appuntamento per le elezioni amministrative DI LUCCA 2022 dove sarò candidato al consiglio comunale nella LISTA di LUCCA 2032 per MARIO PARDINI SINDACO. Con un pizzico di orgoglio ti chiedo " VOTA LA COSTANZA e la COERENZA e non chi promuove PROMESSE. Puntare su un candidato forte garantisce la certezza che il tuo voto non sia disperso. Per Lucca, mai un passo indietro in fatto di Sicurezza, Immigrazione, Rom, tutela delle piccole imprese e consapevolezza delle problematiche dei quartieri cittadini. Nella pratica ci ha MESSO LA FACCIA con i FATTI e MAI CON LE CHIACCHIERE.

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